trovi le foto di questa uscita su Fotoalbum
Un sabato da Fradicioni: la discesa del Nera
Finalmente arriva il fatidico
sabato, si parte alle volta del Nera: non è un gesto coraggioso da parte mia,
ma l’unico modo per farmi fare da Giulio un cono da La formazione è composta dall’extreme team (non al completo, mancava del pres. Mameli e della giovane promessa Mimmi), in aggiunta il Bimbone di Livorno e me, che timidamente avevo proposto di andare un giorno sul Nera, sperando che poi tutti avessero impegni…Io di extreme, a parte le mutande (vedi foto!), ùn ciò nulla! Giunti alle Marmore (non vi racconto il viaggio, che è stato tutta una risata), ci si prepara alla discesa previo sopralluogo ai 3 salti, che sinceramente non mi sono sembrati in quel momento così tremendi: per forza, l’acqua stava calando a vista d’occhio…Decidiamo comunque una prima discesa esplorativa con poca acqua, per poi doppiare nel pomeriggio… Prima discesa: L’imbarco è agghiacciante: la scala per scendere è stretta, pendente e scivolosa, quasi quasi rimpiango l’imbarco di Caporetto…quando arrivi in fondo non torneresti mai su, piuttosto di fai il 6° grado! Partenza con Giulio che apre, quindi il buon Beppe tutto arrapato perché cià il barchino, quindi il Bimbone ed io che ci alterniamo nelle ultime posizioni. Detta in breve: discesa dura perché io ero teso come un arco, c’erano un monte di sassi e ho fatto pure un bagno su un passaggio dichiaratamente stronzo, come il buon Caronte aveva preannunciato. Non scatto neanche una foto perché preso da arrivare in fondo tutto intero…Comunque il Nera non è questo, penso proprio che la resa dei conto deve ancora arrivare, quando riapriranno le cascate e ci sarà la portata tipo Zambesi che trasforma il rigagnolo in un torrentone…e così arriviamo alla base. Quindi, decidiamo di rifarci con una sosta a base di birrini - redbull - acqua e vino…quest’ultitmo mix micidiale fornito da casa Fantechi… Seconda discesa: L’imbarco è ancora più agghiacciante perché si vede che il fiume non è lo stesso di prima, meno male che Beppe da spettacolo da circo in mezzo al piazzale delle Marmore facendo i versi deì Poli…la gente è allibita, tra cui lo stesso Patrick Consalvo, con il quale ci troviamo casualmente all’imbarco e con cui poi scenderemo insieme. Si parte con il primo rapidone,
in cui si tramanda che Mirko ha fatto un orrido bagno devastando la canoa
(dimenticavo che sulla prima discesa Beppe qui ha tirato un eskimo da paura,
battendo però la pelata sul fondo: i bernoccoli sono documentati in foto).
Tutto ok, a parte il fatto che il Bimbone perde il controllo del mezzo vinto
all’asta ( Finalmente si arriva al passaggio clou: i 3 salti! Patrick , che ci ha spiegato con dovizia di dettagli ogni passaggio, ci spiega come fare anche questo…e la domanda mia nasce spontanea: Non si scende a vederli? Risposta del “gladiatore”: E’ mejo se nùn li vedi da sotto, sennò nùn li fai… Come avrete ben capito, non c’è che buttarsi, a questo punto: dopotutto a far sicura, oltre che Giulio e Patrick, ci sono due guide Raft e circa 22 hydrospeed… qualcuno mi recupererà, penso io! Via, mi butto: ovviamente non riesco a fare niente di ciò che mi era stato detto, ma bene o male arrivo in fondo a testa in su, grazie anche alla mia fantastica AMMO-llo che mi ha perdonato gli errori! Una soddisfazione, veramente ! A parte il solito Patrick che arriva e, dopo i dovuti incoraggiamenti, dice”…comunque ancora non è finita…”Vai, penso io, adesso che succede? E invece dopo i 3 salti, c’è a mio parere la parte più bella del fiume, con le rapide finali ed il campo slalom…Dopo pochi minuti siamo già in fondo… Stanchi e soddisfatti, via con birre ed altre leccornie forniteci dagli amici romani, in particolare torte dolci e salate… ma è giunto il momento del rientro, sono le 18.30 ! La serata si conclude con cena fradicia a base di birrozze fresche, testa testa con Hitilione alias Giulio alias Caronte, cui si aggiunge in dopocena il Volo che viene a sentire i racconti… Ancora con l’adrenalina in
circolo vado a letto verso le 2.00, stanco e appagato, e soprattutto con un
pensiero in testa: domani vado a Pontassieve e mi faccio fotografare con il
mitico cono da Sapete invece com’è finita: la domenica sono andato a Pontassieve, vado in gelateria da Hitlio e..e … e… è chiusa !!!! Vi rendet conto: la gelateria di domenica pomeriggio è chiusa !!!!! Morale della favola: grandi complimenti, Enrico V°grado, Enrico extreme team, cazzi e mazzi vari, ma il cono ancora, ho da vederlo !!!!!!!!!!!! A parte scherzi, GRAZIE ATUTTI
QUELLI CHE C’ERANO E CHE CHE NON C’ERANO E CHE CI SARANNO, è STATA DAVVERO UNA
BELLA ESPERIENZA e Enrico. |